Arrossamento, prurito, bruciore e lacrimazione agli occhi dei bambini sono un chiaro segno di una possibile congiuntivite.
L’età pediatrica è una fase molto delicata in cui i bambini possono andare incontro a numerosi problemi e fastidi e la congiuntivite è uno di questi.
Nella maggior parte dei casi i genitori possono stare tranquilli. La congiuntivite è temporanea e facilmente risolvibile, ma se non si inizia subito la terapia corretta potrebbero esserci conseguenze importanti.
Quando parliamo di congiuntivite, riprendendo la definizione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), facciamo riferimento all’infiammazione del sottile strato di tessuto (congiuntiva) che copre la superficie interna delle palpebre e quella anteriore del bulbo oculare.
La congiuntivite è una condizione comune tra i bambini. Alcuni studi stimano che almeno 1 bambino su 10 nel primo anno di vita venga interessato da questa condizione.
I primi 4 anni di vita sono quelli nei quali si registra il picco maggiore dei casi. È stata anche notata una certa stagionalità della congiuntivite con i mesi di marzo e maggio, come i più colpiti.
Le cause della congiuntivite
Da cosa dipende la congiuntivite?
Parliamo di una malattia oculare che può avere diverse origini:
- Congiuntivite infettiva – È provocata prevalentemente da batteri (il 70% dei casi e specialmente da stafilococchi, gonococchi o streptococchi) e virus (soprattutto l’adenovirus).
- Congiuntivite allergica – È una conseguenza della reazione ai pollini, agli acari della polvere o ai peli degli animali e si verifica solamente in alcuni periodi dell’anno e in presenza di specifiche condizioni.
- Congiuntivite traumatica – Il bambino lamenta i sintomi tipici dopo un colpo all’occhio o una lesione per l’ingresso di un corpo estraneo.
Consigliamo anche di prestare attenzione alla luce solare e ad alcuni fattori ambientali.
Infatti, una luce molto intensa o un clima particolarmente secco possono asciugare la congiuntiva, causando l’infiammazione della membrana.
Segni e sintomi
Nei bambini (ma sono simili anche negli adulti) i sintomi comuni con i quali si manifesta la congiuntivite sono:
- occhi rossi;
- lacrimazione;
- palpebre gonfie;
- prurito;
- fastidio e dolore;
- percezione di avere un corpo estraneo nell’occhio;
- secrezione purulenta, appiccicosa e di colore giallastro;
- visione offuscata o appannata.
Presta particolare attenzione a questi segni perché la congiuntivite è molto contagiosa.
Il tuo bambino la può trasmettere (e quindi averla ricevuta) tramite contatto diretto con le goccioline che si diffondono nell’aria con colpi di tosse e starnuti, ma anche con il contatto con l’occhio infetto e con la biancheria.
Come distinguere le diverse forme di congiuntivite nei bambini
Come abbiamo visto la congiuntivite può dipendere da diversi fattori. Ma come facciamo a riconoscere la causa?
È importante considerare questo aspetto perché aiuta i genitori a capire quando preoccuparsi e come intervenire, ma anche a fornire al pediatra gli elementi utili per fare una prima valutazione e capire, da una parte, la gravità della situazione e, dall’altra, quali accorgimenti adottare.
Se noti negli occhi di tuo figlio delle secrezioni probabilmente la congiuntivite è di tipo infettivo.
Nelle forme allergiche invece il bambino lamenterà prurito, gonfiore e fastidio alla luce. Inoltre, ci saranno anche i sintomi soliti dell’allergia come mal di gola e starnuti.
Se invece il bambino ha ricevuto un colpo durante un gioco o è caduto e la botta ha interessato l’occhio troveremo lacrimazione e arrossamento, ma anche bruciore e prurito.
In tutti i casi è bene non sottovalutare i sintomi che interessano gli occhi e consultare il Pediatra.
Per alcune forme di congiuntivite, specialmente quelle virali che sono le più pericolose, è possibile prevedere un prelievo tramite un tampone per comprendere la cura più efficace.
Come trattare la congiuntivite
Il primo consiglio che diamo è quello di non aspettare né sottovalutare il fenomeno.
Oltre al fatto che le forme virali possono lasciare conseguenze molto gravi, c’è il problema dell’evoluzione dei sintomi.
Se pensi di poter stare tranquillo perché tuo figlio lamenta sintomi leggeri ricorda che nel giro di pochi giorni questi diventeranno più fastidiosi e dolorosi.
Quindi contatta subito il Pediatra che valuterà il collirio da dargli per iniziare immediatamente la cura (che può durare da 1 a 3 settimane).
Generalmente, si prescrivono colliri antibiotici locali ai quali il Pediatra può aggiungere degli antivirali se la causa è da imputare a un virus.
Nelle congiuntiviti allergiche, che sono le più fastidiose ma allo stesso tempo anche le meno pericolose, il medico ricorrerà ai colliri antistaminici locali e delle pomate.
Solo nelle forme più gravi si valuta una terapia sistemica e l’uso di un collirio cortisonico.
Meglio invece usare un collirio antinfiammatorio nel caso di traumi.
In generale, gli specialisti consigliano di prestare grande attenzione all’igiene, innanzitutto, pulendo accuratamente le mani prima e dopo l'applicazione del collirio, ma anche tenendo puliti gli occhi con delle salviette inumidite sterili (da passare dall’interno verso l’esterno).
E per quel che riguarda la prevenzione?
Beh, nei bambini è un po’ difficile considerando che portano spesso le mani e gli oggetti alla bocca.
Considerando anche quanto tempo trascorrono nei luoghi chiusi è più facile che si contagino tra di loro.
Sicuramente, puoi insistere sull’igiene, insegnando ai tuoi figli a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, a non toccare e strofinare gli occhi e a non condividere oggetti personali come asciugamani e salviette.
Per il resto, la congiuntivite come tanti altri virus e disturbi, fa parte del processo di crescita, quindi è del tutto normale averla, l’importante rimane sempre avere prontezza e attenzione alla sua cura corretta.
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