Dopo i 40 anni, per gli uomini, diventa importante prendersi cura della prostata. È la ghiandola del sistema urinario e riproduttivo dell’organismo maschile che si occupa di secernere il liquido prostatico, un componente dello sperma.
Con l’avanzare dell’età la prostata va incontro a diversi disturbi, spesso legati a cambiamenti ormonali o infiammatori.
Per prevenirli e ridurne la gravità è possibile ricorrere agli integratori per la prostata, scelti con attenzione e supportati da uno stile di vita sano.
Salute della prostata: perché prendersene cura
Dopo i 40 anni molti uomini sperimentano diversi disturbi alla prostata, tra cui ipertrofia prostatica benigna (IPB), prostatite e carcinoma prostatico.
L’ipertrofia prostatica benigna è l’ingrossamento non canceroso della prostata, che può causare:
- difficoltà nella minzione
- flusso urinario debole o interrotto
- bisogno frequente di urinare (soprattutto di notte)
- sensazione di svuotamento incompleto della vescica
La prostatite, invece, è un’infiammazione della prostata che può essere acuta o cronica.
I sintomi più comuni sono:
- dolore pelvico
- difficoltà a urinare
- dolore durante l’eiaculazione
- febbre
Il carcinoma prostatico è una forma di tumore che colpisce la prostata.
Spesso, nelle fasi iniziali è asintomatico, ma in stadi più avanzati può provocare difficoltà urinarie, presenza di sangue nelle urine o nello sperma, dolore osseo e calo di peso.
Come funzionano gli integratori per la prostata e perché assumerli
È importante fin da subito ricordare che gli integratori per la prostata servono come approccio complementare alle terapie mediche e non in loro sostituzione.
Grazie ai principi attivi di cui sono composti, gli integratori intervengono su diversi meccanismi per migliorare la salute della prostata.
In modo particolare agiscono su:
- azione antinfiammatoria
- inibitori degli ormoni responsabili dell’ingrossamento della prostata
- supporto al benessere urinario
- riduzione della frequenza urinaria notturna
- miglioramento del flusso urinario
- azione antiossidante
A consentire questi benefici sono, come detto, i principi attivi presenti negli integratori per la prostata.
I più efficaci sono:
- Serenoa Repens
- Pygeum africanum
- Beta-sitosterolo
- Ortica
- Licopene
- Zinco
- Vitamina E
- Curcuma
Alcune di queste sostanze agiscono modulando enzimi chiave coinvolti nel metabolismo ormonale, mentre altri svolgono un’azione antiossidante e protettiva contro lo stress ossidativo, potenzialmente utile anche nella prevenzione di alterazioni cellulari più gravi.
Per migliorare l’efficacia degli integratori è consigliato:
- preferire prodotti con più principi attivi
- assumerli ogni giorno alla stessa ora
- accompagnare l’assunzione con uno stile di vita sano
- non usarli come sostituti di una terapia farmacologica
- rispettare i dosaggi indicati dal medico
Quanto tempo serve per vedere i benefici e come assumerli correttamente
L’efficacia degli integratori dipende sostanzialmente dal dosaggio, dalla
durata del trattamento e, ultimo non di certo per importanza, lo stato di salute individuale.
Questo vuol dire che prima di iniziare ad assumere gli integratori è sempre meglio consultare il medico.
In questo modo, innanzitutto, si ha una valutazione generale del proprio stato di salute. E poi il medico indica il corretto dosaggio e la durata del trattamento: per vedere i primi effetti dovrebbe passare almeno circa due mesi.
Sempre lo specialista suggerisce l’associazione tra più principi attivi da assumere in quanto è stato dimostrato che questa combinazione tra più sostanze può offrire un beneficio maggiore rispetto all’uso singolo.
Inoltre, è necessario che l’assunzione degli integratori per la prostata non sia fine a se stessa, ma inserita in uno stile di vita sano.
Questo comprende:
- dieta equilibrata
- bere 2-3 litri di acqua al giorno
- avere un’attività sessuale regolare
- svolgere moderata attività fisica
- curare la salute dell’intestino
- andare regolarmente in bagno
- sottoporsi a regolari controlli medici
Per quel che riguarda l’alimentazione è preferibile assumere cibi ricchi di antiossidanti (come frutta e verdura) in grado di contrastare lo stress ossidativo. Va invece ridotta l’assunzione di carni rosse, cibi processati e grassi saturi.
Molto importante diventa anche l’attività sessuale. È importante evitare lunghi periodi di astinenza in quando, al di là del benessere psicofisico generale, l’attività sessuale contribuisce al drenaggio dei liquidi prostatici, prevenendo le infiammazioni.
In uno stile di vita sano non può mancare la cura anche dell’attività fisica. Per la salute della prostata è utile camminare e fare esercizio fisico regolare così da favorire la circolazione pelvica e ridurre le infiammazioni, ma anche a mantenere un peso corporeo sano, contrastando un fattore di rischio dell’IPB.
Tra gli aspetti da non trascurare ci sono le abitudini sulla minzione. Trattenere l’urina a lungo, per esempio, può affaticare la vescica e aumentare il rischio di infiammazioni e infezioni. Meglio andare regolarmente in bagno così da evitare il ristagno di urina residua.
Con gli anni che passano per molti uomini diventa quasi un passaggio obbligato fare il punto della situazione con il proprio medico, capire quali controlli fare e iniziare a monitorare con più attenzione anche la salute della prostata.
In questo percorso, può avere senso valutare anche l’uso di integratori specifici, da affiancare a uno stile di vita corretto, per dare una mano concreta nella prevenzione. È un modo per prendersi cura di sé con consapevolezza, senza aspettare che i problemi diventino seri.
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