Avrai forse già sentito parlare della dermatite. È il termine con il quale si indicano genericamente tutte quelle condizioni di infiammazione della pelle. Una particolare di cui vogliamo parlare è la dermatite allergica da contatto.
Perché parlarne?
Innanzitutto, perché è dolorosa e può dare prurito, quindi è molto fastidiosa e invalidante.
Ma soprattutto, perché può condizionare notevolmente la vita di chi ne soffre, dovendo inevitabilmente evitare tutte quelle sostanze, prodotti o situazioni contenenti o che coinvolgono gli allergeni responsabili di questa reazione.
Definizione e cause della dermatite allergica da contatto
Le dermatiti da contatto, come lascia intendere il nome stesso, sono quelle reazioni infiammatorie della pelle causate da alcuni agenti presenti nell’ambiente.
Nello specifico, la dermatite allergica da contatto (che si distingue dalla dermatite da contatto irritativa) è quella infiammazione della pelle che si ha quando si entra a contatto con determinate sostanze.
Queste vengono riconosciute dal sistema immunitario come nocive ed è per questo che reagisce provocando i sintomi tipici.
Tra le sostanze che possono dare la reazione allergica troviamo:
- metalli
- resine
- olii
- essenze presenti in fiori e piante
- preservanti
- gomma
- profumi
Queste sostanze, responsabili di una reazione allergica, si possono trovare in tantissimi prodotti:
- cosmetici (smalti, solventi, deodoranti, profumi, idratanti, lozioni, filtri solari e tinte)
- profumi (saponi, detersivi e articoli per l’igiene personale)
- gomma (profilattici, guanti, palloncini, scarpe e cateteri)
- farmaci (antibiotici, antistaminici, antidolorifici)
- metalli (nichel, oro, cobalto, mercurio e cromati)
- piante (edera e quercia)
- calzature e capi di abbigliamento (guanti, scarpe e indumenti intimi)
Ci sono diversi aspetti particolari e critici di questa condizione che devi assolutamente considerare.
Il primo è che il contatto può essere diretto (con un’interazione fisica diretta), indiretto (con un oggetto o una superficie che fa da intermediario) o aeromediato (quando le sostanze sono presenti nell’aria).
Questo significa, come puoi ben immaginare, che sono tantissime le situazioni, anche sconosciute, in cui ci si può imbattere in una reazione allergica.
Parallelamente, devi sapere che la persona con dermatite allergica da contatto può, per anni, essere esposta agli allergeni senza avere problemi per poi, improvvisamente, veder comparire i sintomi.
Ma non solo: anche i rimedi stessi per la dermatite come creme, lozioni e pomate, possono essere responsabili della reazione.
È una situazione particolarmente critica e complessa che può influenzare profondamente la vita personale e professionale delle persone.
Sintomi tipici
Come si manifesta una reazione allergica di questo tipo? Come puoi riconoscerla?
La dermatite allergica da contatto si presenta con una reazione cutanea improvvisa accompagnata da:
- prurito
- dolore
- chiazze rosse
- vescicole
- abrasioni
- desquamazione
- croste
I sintomi possono diventare più gravi dopo 24 ore per poi risultare più evidenti dopo un paio di giorni dall’esposizione.
Questo potrebbe complicare il riconoscimento della causa responsabile della reazione allergica.
Questi sintomi possono manifestarsi in forma acuta (con eritema, vescicole ed edema), subacuta (croste e desquamazione) e cronica (placche, ispessimento della pelle e a volte anche sanguinamento).
Identificazione degli allergeni
Probabilmente, a questo punto ti starai domandando come si riconosce la dermatite da contatto allergica e, soprattutto, la sostanza responsabile della reazione.
Considera che sono più di 3.000 gli allergeni noti ed è fondamentale individuare quello specifico scatenante il problema.
La diagnosi inizia dall’anamnesi del paziente al quale viene chiesto lo stile di vita condotto (sport e hobby praticati, profumi utilizzati, farmaci assunti, abbigliamento indossato, eccetera) e il tipo di lavoro svolto.
Quindi, si procede all’osservazione della pelle e allo svolgimento dei test allergologici, soprattutto i Patch test.
Si tratta di test molto pratici che prevedono l’utilizzo di cerotti (sui quali vengono applicati gli allergeni) posizionati sul dorso per 48 ore così da evidenziare l’eventuale reazione cutanea e la sua intensità.
Rimedi e strategie di prevenzione
Non esiste una cura definitiva contro la dermatite da contatto allergica. Bisogna fare riferimento a una serie di rimedi, prevalentemente topici e solo raramente farmacologici.
La terapia è locale e si basa sull’utilizzo per non più di una settimana di creme, gel, unguenti e lozioni corticosteroidi per alleviare e risolvere i sintomi.
Solo nel caso in cui, soprattutto per effetto del grattamento, c’è il rischio di un’infezione batterica, si prevede il ricorso a una terapia antibiotica.
In attesa che la terapia faccia effetto si può trovare sollievo dai sintomi, applicando sulla zona della pelle interessata dalla reazione allergiche delle garze (o dei panni sottili) imbevute di acqua fredda o acetato di alluminio.
L’applicazione va ripetuta più volte al giorno per circa un’ora, così da asciugare la pelle, attenuare le vescicole e accelerare la guarigione.
È importante anche ricordare che ci vogliono settimane prima che i sintomi si risolvano del tutto.
L’esposizione agli agenti irritanti, quindi, è l’unica forma di prevenzione possibile e, a seconda della tipologia di allergene, può costituire un vero e proprio condizionamento con il quale inevitabilmente dover convivere tutta la vita.
C’è anche la possibilità di valutare il ricorso a creme di barriera (che evitano il contatto con la pelle, ma solo di alcune sostanze) o a indumenti protettivi, ma molto dipende dal tipo di allergene e dalla sua aggressività.
Una volta che hai ottenuto la conferma diagnostica sarà il medico a suggerire le misure più efficaci contro il rischio di andare incontro a una reazione allergica.
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