È influenza o raffreddore? Quei sintomi a che condizioni fanno riferimento?
Forse, non tutti lo sanno, ma per quanto hanno manifestazioni simili il raffreddore e l’influenza sono due condizioni differenti.
Sono differenti nelle cause, nei sintomi, nella durata, nel trattamento, nelle possibili complicanze associate e nella prevenzione.
Parliamo di due cose molto diverse che è bene riconoscere per capire come gestirle al meglio, quindi approfondiamo insieme.
Differenza tra raffreddore e influenza
La prima differenza, lo abbiamo detto, è nella causa. Sia il raffreddore che l’influenza sono causati da virus, ma con una differenza sostanziale:
- raffreddore – infezione virale che colpisce le vie respiratorie (gola e naso)
- influenza – infezione virale che coinvolge tutto il sistema respiratorio, anche i polmoni
Ed è il motivo per cui il raffreddore, raramente, porta a complicanze gravi.
Può predisporre a un’otite o a una sinusite, ma non è pericolosa come può diventare l’influenza.
Questa, infatti, può provocare una polmonite, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone che hanno un sistema immunitario compromesso.
Sintomi raffreddore
I sintomi comuni e frequenti del raffreddore sono:
- naso chiuso
- mal di gola
- tosse (inizialmente secca e poi grassa)
Meno frequentemente, invece, può dare:
- affaticamento
- mal di testa
- starnuti
Raramente infatti, il raffreddore provoca febbre e brividi.
Sintomi influenza
L’influenza si manifesta soprattutto con:
- febbre
- brividi
- affaticamento
- dolori articolari
- mal di testa
- mal di gola con difficoltà nella deglutizione
- tosse secca
Il naso chiuso è raro e possiamo quindi considerarlo come il sintomo dirimente, la cui presenza ci può aiutare a comprendere se quella condizione è raffreddore o influenza.
Anche la presenza della febbre e dei dolori articolari può aiutare a distinguere le due infezioni.
Differenze nella durata e nell'intensità delle due condizioni
L’altra sostanziale differenza tra raffreddore e influenza sta nella durata, sia della condizione stessa che dei tempi di contagio.
I sintomi del raffreddore durano non più di 7 giorni e tendono a risolversi rapidamente. Al contrario, quelli dell’influenza durano dai 5 ai 10 giorni e per ottenere un recupero completo dovrai aspettare più tempo.
Ciò che devi sapere, soprattutto se hai dei bambini (che si contagiano più facilmente), è che dopo la comparsa dei primi sintomi del raffreddore si rimane contagiosi per non più di 2-3 giorni.
Anche qui c’è una grande differenza con l’influenza nella quale si è contagiosi nei due giorni precedenti la comparsa dei sintomi (motivo per cui spesso non ce ne rendiamo conto) e il rischio di trasmettere l’infezione permane anche nei 5-7 giorni successivi la comparsa dei primi fastidi.
Rimedi da adottare e quando consultare il medico

Ora che abbiamo visto le principali differenze nelle cause, nei sintomi, nella durata e nelle possibili complicanze sappiamo distinguere meglio il raffreddore e l’influenza. E anche iniziare a capire come comportarsi.
Il raffreddore è generalmente più lieve, meno grave e dura di meno, con i sintomi che si sviluppano in maniera graduale e si risolvono, anche spontaneamente, in poco tempo.
L’influenza, invece, ha uno sviluppo rapido e crescente con i sintomi che diventano più gravi e possono portare anche a disturbi più seri.
Cosa possiamo fare?
Innanzitutto, non devi confondere le due condizioni e non adottare indistintamente i trattamenti disponibili.
Non solo rischi di non risolvere e sprecare tempo (e soldi), ma in alcuni casi anche di peggiorare la situazione.
Ecco, quindi, i nostri consigli.
Se hai il raffreddore puoi beneficiare dei lavaggi nasali con soluzione fisiologica (ottimi anche per i bambini), degli sciroppi o delle caramelle per la tosse e dei decongestionanti nasali.
L’influenza richiede un’attenzione maggiore e necessita innanzitutto di rimanere a riposo a letto. Solo così permetterai all’organismo di affrontare l’infezione e contrastarla al meglio.
Fai attenzione anche a bere molto e puoi trovare sollievi dai dolori articolari assumendo farmaci analgesici, mentre gli antipiretici sono utili per abbassare la febbre.
Gli antibiotici non vanno mai assunti per autoprescrizione ma solamente se il medico te li prescrive.
A questo proposito sia l’influenza che il raffreddore possono essere tranquillamente gestiti in autonomia.
La preoccupazione maggiore può essere riservata all’influenza che negli ultimi anni post pandemia sta diventando più aggressiva.
Quando hai sintomi gravi o che non sai come gestire rivolgiti al tuo medico di base (o anche al tuo farmacista) per ricevere indicazioni sui vari rimedi e trattamenti da seguire.
Se non esiste una vera e propria cura sia per l’influenza che per il raffreddore (il trattamento, infatti, è sintomatico) molto possiamo fare in termini di prevenzione.
Per l’influenza, soprattutto per gli over 60, i bambini dai 6 mesi a 6 anni e le persone con patologie croniche, esiste il vaccino antinfluenzale.
Viene sviluppato ogni anno per stimolare il sistema immunitario a produrre gli anticorpi.
In questo modo non solo hai meno possibilità di ammalarti, ma nel caso dovessi contrarre l’influenza i sintomi sarebbero solitamente più lievi.
Sia per l’influenza che per il raffreddore poni poi attenzione ad alcune abitudini quotidiane.
Evita il più possibile i luoghi affollati, specialmente nei mesi autunnali e invernali, per ridurre il rischio di ammalarti e diffondere il virus.
Parallelamente, quando starnutisci o hai colpi di tosse copriti naso e bocca e lavati regolarmente le mani. In questo modo potrai ridurre la circolazione dei virus.
Ora che conosci le differenze tra influenza e raffreddore sai anche cosa fare per evitarli e renderli meno fastidiosi.
Se però hai bisogno di supporto, puoi contattare i nostri farmacisti attraverso la nostra assistenza WhatsApp, o dare un’occhiata ai prodotti correlati selezionati da noi per prenderti cura della tua salute.