La crescita dei bambini è per ogni genitore una sfida.
Ciascuno vorrebbe il meglio per il proprio figlio e il desiderio di una crescita psicofisica sana è un obiettivo comune.
Come questo si concretizza però è molto più difficile di quanto si possa immaginare ed è utile rispondere ad alcuni dubbi sull’utilizzo degli integratori in età pediatrica.
Gli integratori, prendendo la definizione del Ministero della Salute, sono prodotti alimentari che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive con l’obiettivo di integrare la comune dieta.
Molti adulti vi ricorrono per rispondere a un’esigenza (reale o creduta tale), ma per i bambini come comportarsi? Sono indispensabili o se ne può fare a meno?
Come ogni forma di generalizzazione non c’è una risposta univoca ma dobbiamo comprendere meglio il ruolo delle vitamine e dei minerali nello sviluppo dei bambini, da dove poterle attingere e quando è il caso di ricorrere agli integratori (e a quali).
Come (e perché) vitamine e minerali incidono sullo sviluppo dei bambini
Partiamo dalle basi e vediamo quali sono i nutrienti considerati essenziali che ogni bambino dovrebbe assumere durante la fase della crescita:
- Vitamina A: utile per lo sviluppo della vista, la crescita delle ossa e per la salute del sistema immunitario;
- Vitamina B6: fondamentale per lo sviluppo cerebrale e per numerose reazioni enzimatiche;
- Vitamina B12: indispensabile per la trasformazione dei nutrienti, per la formazione del midollo osseo, per il funzionamento del sistema nervoso e per la produzione di globuli rossi;
- Vitamina C: utile per lo sviluppo sano di ossa, articolazioni, pelle e vasi sanguigni;
- Vitamina D: fondamentale per l’assorbimento e il deposito di calcio nelle ossa;
- Zinco: necessario per lo sviluppo del sistema immunitario;
- Ferro: indispensabile per lo sviluppo generale e per il rafforzamento delle difese immunitarie;
- Rame: riduce il rischio di contrarre infezioni;
- Selenio: favorisce l’elasticità dei tessuti.
Vitamine e minerali sono quindi indispensabili e la loro carenza può condizionare negativamente lo sviluppo del bambino.
Egli può andare incontro a un rallentamento nella crescita, ossa fragili, anemia, infezioni ricorrenti e frequenti patologie respiratorie.
Ma quando è necessario il ricorso agli integratori nei bambini?
Lo stile di vita: quando gli integratori non bastano
Di norma, salvo indicazione del Pediatra, non sono raccomandati. I bambini dovrebbero assumere vitamine, minerali, omega-3 e tutti gli altri nutrienti essenziali per la loro crescita tramite l’alimentazione.
Una dieta equilibrata e varia a base di verdura, frutta, legumi, carne, pesce, uova, latticini e patate è sufficiente per fornire al bambino ciò di cui ha bisogno.
Lo stare all’aria aperta con una quotidiana esposizione al sole si rivela poi fondamentale anche per la produzione del giusto quantitativo di vitamina D.
Discorso diverso, ovviamente, in caso di patologie specifiche, malassorbimento o condizioni particolari che possono prevedere l’assunzione regolare di integratori.
I bambini che seguono un’alimentazione vegana, per esempio, devono prevedere un’integrazione di vitamina B12 in quanto nessun vegetale ne contiene in quantità sufficiente al fabbisogno quotidiano.
L’attenzione verso l’alimentazione dei bambini è di cruciale importanza anche nell’ottica di prevenire numerosi disturbi come quelli legati all’obesità (sempre più diffusa in età pediatrica) o quelli legati agli eccessivi livelli di colesterolo che sono responsabili dello sviluppo di numerose malattie cardiovascolari.
Se nei primi mesi generalmente il neonato è nutrito esclusivamente con il latte materno che gli fornisce tutto ciò di cui ha bisogno dal punto di vista nutrizionale (e non solo), con l’inizio dello svezzamento diventa indispensabile educare i più piccoli a mangiare bene e ad avere uno stile di vita sano.
Troppo spesso i bambini hanno ritmi quotidiani simili a quelli degli adulti con, specie con l’inizio dell’età scolare, impegni continui e serrati che li portano a svolgere molteplici attività (musica, laboratori, palestra, eccetera), che in comune hanno una quasi totale assenza di gioco all’aria aperta.
I bambini hanno bisogno di stare il più possibile all’aperto e in compagnia dei loro coetanei per avere una crescita completa e sana, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico, sociale, emotivo e relazionale.
Il ruolo centrale del Pediatra
Per la crescita dei bambini un compito delicato ma di straordinaria importanza viene assolto dal Pediatra.
È il Medico di riferimento, non solo per la gestione dei tipici malanni pediatrici, ma anche per seguire la crescita dei bambini e ricevere indicazioni, chiarimenti e suggerimenti su come comportarsi nelle varie fasi dello sviluppo.
Con l’età cambia il fabbisogno giornaliero ed è il Pediatra a indicare eventualmente se e quali integratori per bambini prendere o quali meno.
Come abbiamo visto il ricorso a questi prodotti è nei più piccoli limitato esclusivamente a situazioni di necessità che solo il Pediatra è in grado di valutare e gestire.
L’autosomministrazione degli integratori può portare alla ipervitaminosi, una malattia che in alcuni casi necessita del ricovero in ospedale per essere curata.
Integratori per i bambini: affidati al consulto medico
Abbiamo visto come il tema degli integratori per i bambini sia spesso trattato in modo superficiale, dando per scontato come i bambini possano farne uso in modo del tutto normale, proprio come farebbe un adulto.
Questa è però una considerazione totalmente sbagliata, dato che i bambini dovrebbero assumere tutte le vitamine e i nutrienti considerati essenziali da un’alimentazione e uno stile di vita sano.
In alcuni casi poi, è possibile che i bambini abbiano bisogno di specifici integratori, ma l’assunzione è importante che avvenga solo dopo un consulto con il proprio Pediatra, che saprà certamente consigliare la soluzione migliore.
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