Hai sentito parlare delle allergie e sospetti che tuo figlio possa averne una? Oppure, vorresti capire quali sono i segni da riconoscere, per gestirle prontamente?
Bene, occupiamoci delle allergie in età pediatrica, andando a capire quando fare i test allergologici, quali sono i segnali precoci e come puoi aiutare il tuo bambino a convivere con un disturbo che, a volte, può risultare parecchio fastidioso e invalidante.
Come riconoscere un’allergia: i segnali precoci
L’allergia è di per sé una reazione al contatto con una sostanza che il sistema immunitario considera pericolosa ma che in realtà è, solitamente, innocua.
Si possono avere diverse forme di allergia:
- Alimentare (da sostanze presenti in alcuni cibi)
- Stagionale (da pollini, muffe e acari presenti nell’aria o nella polvere)
- Da farmaci
- Da veleni di insetti (vespe, calabroni e api)
Sono, innanzitutto, 2 gli elementi da considerare per riconoscere un’allergia in un bambino: i suoi genitori e il luogo in cui vive.
Sembra, infatti, esserci una certa familiarità all’insorgenza delle allergie e se c’è un genitore allergico i figli hanno un rischio del 30% di sviluppare un’allergia (non necessariamente la stessa).
Rischio che passa al 60-80% se entrambi i genitori sono allergici. Se poi vivete in città e in località ad alto inquinamento, il rischio è sia quello di sviluppare un’allergia, ma anche quello di assistere a un peggioramento della malattia.
Non ci sono limiti anagrafici: l’allergia può comparire a qualsiasi età, anche nei primi mesi dopo la nascita. Quindi, genitori allergici, massima attenzione!
I sintomi da monitorare sono quelli che interessano la pelle, gli occhi, il naso, i bronchi e i polmoni e l’apparato gastrointestinale.
In un bambino allergico la pelle può andare incontro a gonfiori, arrossamenti, prurito, orticaria e dermatite atopica.
Gli occhi possono presentare prurito, lacrimazione, arrossamento, gonfiore e fastidio alla luce, mentre il naso può essere oggetto di starnuti ripetuti, secrezioni e prurito.
Un bambino con un’allergia può avere tosse, respiro corto o affannato e sensazione di mancanza d’aria così come coliche, stipsi e rigurgito.
Se tuo figlio ha, frequentemente, questi sintomi o noti una certa regolarità o frequenza nella loro manifestazione ti consigliamo di rivolgerti, innanzitutto, al tuo Pediatra.
Le visite specialistiche: prevenzione, gestione e cura delle allergie
L’allergia non è un fastidio da sottovalutare.
È una condizione che oltre a influenzare la qualità della vita (anche e soprattutto nei bambini nelle fasi più importanti della loro crescita) può provocare diverse complicazioni.
Un esempio? Un’allergia stagionale trascurata può provocare asma, sinusite, otite (con deficit uditivo).
Inoltre, i sintomi dell’allergia causano stanchezza, irritabilità e disturbi del sonno.
In un bambino, tutto questo si traduce anche in poca socialità, difficoltà nell’apprendimento e uno stile di vita sedentario; tutte realtà che possono mettere in difficoltà il delicato momento dello sviluppo.
Ecco perché il consiglio è quello di non aspettare a rivolgersi al pediatra o a un medico allergologo pediatrico.
Prima si riconosce un’allergia, prima si individua il trattamento più efficace.
Così si blocca il decorso della malattia e si offre al bambino un miglioramento immediato dei sintomi.
Quando fare le prove allergiche: i Prick Test
La conferma della presenza di un’allergia avviene mediante i Prick Test. Sono esami cutanei rapidi di primo livello che permettono di individuare una reazione allergica.
Il loro svolgimento è molto semplice e viene eseguito in ambulatorio e anche in farmacia.
Al bambino viene chiesto di scoprire l’avambraccio così che chi effettua il test gli pratichi dei graffi o delle piccole punture superficiali per poi applicare piccole quantità di allergeni.
Dopo circa 15-20 minuti si valuta la presenza di reazioni allergiche con manifestazioni cutanee che, in base al punto in cui la reazione si è verificata, indicano quale sostanza l’ha causata.
Successivamente, in base all’esito e alla valutazione del Medico, vengono prescritti degli esami del sangue per accertare la presenza dell’allergia.
Vivere con un bambino allergico: consigli utili
Le allergie non si curano del tutto (l’immunoterapia è riservata solo a casi specifici e richiede periodi lunghi di trattamento). Bisogna quindi imparare a conviverci.
E nei bambini è più difficile in quanto, complice l’età, può essere difficile comprendere perché non possono fare le stesse cose che fanno i loro coetanei (o fratelli e sorelle).
È importantissimo che i genitori aiutino il bambino a imparare a convivere con questa condizione. Una corretta gestione delle allergie si basa su tre elementi:
La conoscenza del tipo di allergia che interessa il proprio bambino è indispensabile per adottare le misure più adeguate ed efficaci.
Previo consulto medico si stabilisce anche qual è il trattamento farmacologico migliore per ridurre l’intensità dei sintomi.
Imprescindibile è anche la prevenzione che aiuta a ridurre l’esposizione alle sostanze che scatenano la reazione allergica.
Tali misure riguardano sia i bambini che i genitori. Ecco un elenco di best practices da seguire:
L’ultimo consiglio che possiamo dare riguarda la comunicazione. Avere un’allergia è una cosa seria, ma non è una colpa.
Il bambino deve crescere serenamente e, seppur con alcune differenze, senza isolarsi o sentirsi sbagliato o diverso dagli altri.
Un ambiente familiare sereno e che fa della comunicazione uno dei valori più importanti è sicuramente utile per far dare al bambino tutti gli strumenti per convivere al meglio con questa condizione.
Al tuo fianco contro le allergie
Dopo questo excursus sulle allergie in età pediatrica, speriamo di aver fornito informazioni utili e importanti per il benessere dei bambini e per una corretta gestione da parte dei genitori.
Se però hai ancora dubbi che desideri chiarire, puoi contattarci tramite la nostra assistenza WhatsApp, dove i nostri Farmacisti saranno più che contenti di rispondere alle tue domande.
Se invece hai figli che soffrono di allergie, di seguito troverai una selezione specifica di prodotti per aiutarli a convivere con questa fastidiosa patologia.