Quando mangiamo o, meglio, quando decidiamo cosa mangiare, in genere prestiamo attenzione solo al fatto se quell’alimento ci piace o meno o, al massimo, quante calorie abbia.
Chi ha un’attenzione maggiore si preoccupa di rispettare un equilibrio nutrizionale bilanciando i diversi gruppi di alimenti (frutta e verdura, alimenti ricchi di amido, latte e derivati, pesce, carne e uova) all’interno dell’alimentazione quotidiana, in modo da avere una dieta equilibrata.
Molto più raramente, invece, ci occupiamo e preoccupiamo di come gli alimenti incidono sulla nostra salute gastrointestinale.
Una realtà che è importante conoscere sia per evitare numerosi disturbi (come stitichezza, bruciore, diarrea e dolori addominali), che per contribuire a migliorare la qualità della vita.
Breve panoramica sul funzionamento dell’apparato digerente
Per approcciarsi correttamente alla salute gastrointestinale dobbiamo brevemente conoscere l’apparato digerente, ovvero quell’insieme di organi ed elementi responsabili dell’assunzione degli alimenti, della loro digestione (il processo di trasformazione in sostanze nutritive), del loro assorbimento e dell’eliminazione dal corpo di ciò che non può essere assimilato.
L’apparato digerente, quindi, si compone di bocca, faringe, esofago, stomaco, intestino (tenue e crasso), retto e ano.
Anche se anatomicamente non appartenenti al tratto digerente contribuiscono alle sue funzioni anche il pancreas, il fegato, la cistifellea e le ghiandole salivari.
Buona parte della salute del nostro apparato digerente dipende dal microbiota intestinale.
È quella che spesso sentiamo chiamare flora intestinale e altro non è, come spiega la Società Italiana di Farmacologia, dell’insieme dei microrganismi (batteri, virus, protozoi e funghi) presenti nell’intestino.
Grazie al microbiota intestinale vi è la produzione delle vitamine che, oltre a controllare la digestione, si occupano di svolgere una funzione immunitaria e di proteggere la mucosa intestinale.
La salute del microbiota intestinale è condizionata da:
- Alimentazione;
- Stress;
- Variazioni ormonali;
- Farmaci.
Stomaco e intestino, i principali organi dell’apparato digerente
Nel nostro obiettivo di aiutarti a migliorare la salute gastrointestinale (e quella delle persone di cui ti prendi cura) vogliamo concentrarci su due organi fondamentali: lo stomaco e l’intestino.
Lo stomaco è un organo muscolare all’interno del quale entrano, tramite l’esofago, i cibi e i liquidi assunti durante l’alimentazione.
Al suo interno, vengono mescolati con i succhi gastrici e frammentati in piccoli pezzi in modo da favorirne la digestione.
L’intestino, che si divide in intestino tenue e intestino crasso, è un organo molto grande (tra i 3 e i circa 8 metri di lunghezza) responsabile dei processi di digestione.
L’intestino tenue svolge funzioni motorie, digestive, assorbitive, immunologiche ed endocrine, mentre l’intestino crasso si occupa della conservazione del contenuto idrico e salino dell’organismo e della produzione di muco responsabile dell’assorbimento di acqua dalle feci.
Forse non lo sai ma l’intestino è chiamato “il secondo cervello” in quanto intestino e cervello si influenzano reciprocamente.
Inoltre, l’apparato digerente non svolge solamente funzioni di digestione e assorbimento dei nutrienti ma anche di dialogo con il sistema nervoso centrale tramite neuroni e cellule gliali.
Processi di digestione e assorbimento dei nutrienti
La digestione è un processo fondamentale in quanto consente all’organismo di utilizzare i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine).
Questi, infatti, sono molecole complesse che devono essere trasformate in nutrienti semplici per consentire all’organismo di utilizzarli.
Vi è, quindi, inizialmente una fase di scomposizione e riduzione dei macronutrienti in nutrienti semplici (la digestione vera e propria), quindi l’assimilazione degli stessi (assorbimento) e, infine, il loro utilizzo, secondo la loro biodisponibilità, per produrre energia per il mantenimento delle funzioni vitali o per fornire materiale plastico per la crescita e la riparazione dei tessuti.
È importante sottolineare come il processo di digestione e assorbimento dei nutrienti interessi tutto l’apparato digerente. Infatti, la digestione inizia propriamente dalla bocca con la masticazione e la deglutizione del cibo.
Durante ogni fase della digestione vi sono diversi cambiamenti fisiologici, come l’aumento della frequenza cardiaca e le variazioni della pressione sanguigna.
I tempi necessari per completare la digestione sono variabili e dipendono principalmente dalla salute gastrointestinale e dalla quantità e dalla tipologia degli alimenti ingeriti. Mediamente un pasto per essere digerito richiede dalle 4 alle 6 ore.
Tra i fattori che possono influenzare negativamente la digestione ci sono numerose malattie e disturbi (gastrite, reflusso gastroesofageo, sindrome del colon irritabile e infezioni), ma anche condizioni come la celiachia, un’allergia o un’intolleranza alimentare.
I sintomi del disturbo gastrointestinale
A questo punto probabilmente ti starai domandando come sapere se il tuo sistema gastrointestinale è in salute oppure no.
L’attenzione maggiore dovrebbero averla i più giovani in quanto, spesso, non percepiscono i sintomi tipici dei disturbi gastrointestinali in quanto l’organismo ha un’efficienza tale da renderli meno significativi.
I principali sintomi e segni da monitorare che possono indicare un disturbo gastrointestinale più o meno importante sono:
- Stitichezza;
- Diarrea;
- Gonfiore addominale;
- Meteorismo;
- Bruciore di stomaco;
- Alito cattivo;
- Stanchezza;
- Disturbi del sonno;
- Stress;
- Rapide variazioni di peso.
A condizionare la salute dell’apparato digerente ci sono poi diverse patologie croniche o una certa predisposizione genetica che possono determinare conseguenze di questo tipo.
Consigli per migliorare la salute dell'intestino
Possiamo fare qualcosa per migliorare la salute intestinale? Non solo possiamo, ma dobbiamo!
Sia per ottenere un beneficio immediato in termini di riduzione ed eliminazione dei sintomi, sia per migliorare la qualità della nostra vita in modo da assicurare al nostro organismo uno stato di salute complessivo nettamente migliore.
La salute gastrointestinale non è fine a sé stessa ma influenza la salute generale e questa, allo stesso modo, condiziona la salute gastrointestinale.
Se vogliamo stare bene, quindi, dobbiamo investire sulla salute dell’intestino. Come fare?
- Segui una routine alimentare sana ed equilibrata. A questo proposito, l’Istituto Superiore di Sanità precisa come la dieta debba essere il più possibile diversificata in modo da apportare all’organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno. Il consiglio è quello di suddividere la giornata in 5 pasti (colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena) combinando a ogni pasto cibi di diversi gruppi alimentari rispettando, a seconda del fabbisogno personale, il numero delle porzioni.
- Una regolare attività fisica assicura un contributo importante alla salute gastrointestinale, migliorando la motilità intestinale, ovvero la capacità del tratto digestivo di spostare il cibo attraverso l'intestino.
- Impara a gestione positiva dello stress e delle tensioni. Diversi studi, infatti, hanno evidenziato come i fattori psicologici influenzano le contrazioni dell’intestino e la produzione degli enzimi digestivi, determinando l’insorgenza di numerosi sintomi e disturbi.
- Presta molta attenzione ai farmaci e ai medicinali che assumi, soprattutto quelli privi di una prescrizione medica. Gli antibiotici, per esempio, combattono tutti i batteri, anche quelli buoni e un loro utilizzo non adeguato (un’esperienza comune specialmente in età pediatrica) possono causare un’alterazione della flora intestinale.
- Assumi integratori specifici per migliorare il benessere intestinale. In caso di bisogno, i migliori integratori a questo scopo sono quelli a base di probiotici, prebiotici e fermenti lattici. I probiotici sono dei microrganismi che migliorano la digestione, la salute dell’intestino e le difese immunitarie, i prebiotici migliorano l’attività intestinale eliminando i batteri, mentre i fermenti lattici contrastano la cattiva digestione e rafforzano l’ecosistema intestinale.
Il nostro consiglio è di chiedere sempre al Medico o al Farmacista in modo da avere informazioni precise sugli effetti dei farmaci e sulla scelta di quali integratori assumere in base alle proprie esigenze.
Un intestino felice per il tuo benessere
Avere un apparato digerente in salute migliora in modo significativo la qualità della propria vita. Per questo, prendersene cura deve diventare una priorità e bastano pochi accorgimenti che possono fare la differenza.
Inizia seguendo una dieta equilibrata e inserisci nella tua routine alcuni integratori per equilibrare la flora batterica e ritrovare passo dopo passo il tuo benessere intestinale.
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