L’acne è uno dei problemi della pelle più comuni che può colpire le persone di tutte le età, non solo i giovani durante la pubertà.
Questa malattia della pelle è caratterizzata dall’infiammazione dei follicoli piliferi. La presenza dei classici “brufoli” è l’espressione evidente di una patologia che ha un impatto enorme sulla qualità della vita, anche e soprattutto in età adulta.
Esistono diverse tipologie di acne e una di quelle che possono maggiormente persistere anche dopo l’adolescenza è la cosiddetta acne ormonale. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Che cos’è l’acne ormonale
Come suggerisce lo stesso nome, l’acne ormonale è quella condizione la cui causa è da individuare negli ormoni.
I cambiamenti ormonali, infatti, sono costanti nella vita di una persona – specialmente le donne – e in alcuni casi possono condizionare le ghiandole sebacee e, quindi, la pelle.
Cause e fattori scatenanti
Sebbene la causa dell’acne ormonale sia da individuare negli ormoni, gli squilibri responsabili della sua presenza possono avere origine da diverse condizioni.
In modo particolare va ricordato che gli ormoni contribuiscono anche allo sviluppo delle ghiandole sebacee che maturano durante la pubertà, motivo per cui questo è il periodo in cui normalmente si manifesta l’acne.
Un eccesso di ormoni, soprattutto nel caso del testosterone (che si verifica sia negli uomini che nelle donne), stimola la produzione di sebo nelle ghiandole sebacee portando alla formazione dell’acne.
Generalmente, l’acne ormonale è più frequente nelle ragazze e nelle donne a causa dei cambiamenti ormonali che si verificano con:
- ciclo mestruale
- gravidanza
- menopausa
- uso della pillola contraccettiva
- sindrome dell’ovaio policistico
In tutte queste condizioni vi è un’importante variazione dei livelli ormonali (specialmente di estrogeni e progesterone), che in alcune persone possono causare l’acne ormonale.
A questo proposito è importante sottolineare che i cambiamenti ormonali non sono l’unico fattore responsabile dell’acne, tanto che non tutte le donne in età fertile, in gravidanza o in menopausa la sviluppano.
Questo perché oltre ai cambiamenti ormonali la comparsa dell’acne è dovuta a:
- predisposizione genetica
- stress
- dieta
- fumo
- farmaci
Quanto detto è utile per capire su quali fattori poter intervenire per ridurre l’intensità dell’acne ormonale e assicurarsi una gestione migliore del disturbo.
Sintomi e come riconoscere l’acne ormonale
Anche se non sempre si manifesta allo stesso modo, generalmente l’acne ormonale è accompagnata dalla comparsa di:
- pustole
- piccoli rilievi cutanei arrossati
- punti neri
- punti bianchi
- cisti
La particolarità di queste imperfezioni cutanee è che la loro intensità tende a peggiorare poco prima dell’arrivo del flusso mestruale.
Questi segni compaiono prevalentemente sul mento, sulla parte inferiore delle guance e sulla mascella.
Da adulti può estendersi anche al collo e in alcuni casi provocare anche un aumento della produzione di sebo tale da causare anche capelli grassi e con la comparsa della forfora.
Riconoscere l’acne ormonale è piuttosto semplice e al medico è sufficiente l’esame obiettivo dei segni tipici che compaiono sulla pelle.
Sulla base della storia clinica della paziente (a partire dallo stato del ciclo mestruale) il Dermatologo può suggerire le migliori opzioni di trattamento per la cura della pelle.
Il consiglio è quello di ricorrere sempre a una visita specialistica anche per prevenire la formazione di cicatrici.
Prodotti e trattamenti topici consigliati
I trattamenti per l'acne ormonale hanno come obiettivo quello di purificare la pelle, regolare la produzione di sebo e ridurre l'infiammazione.
Nello specifico, le soluzioni topiche (quelle che vengono applicate direttamente sulla pelle) disponibili per questa tipologia di acne sono:
- detergenti non comedogenici
- purificante astringente
- siero
- crema viso idratante
- disseccanti
- paste a base di zolfo
- retinoidi topici
- acido azelaico
I detergenti delicati non comedogenici sono prodotti che puliscono la pelle senza danneggiarla o irritarla e che prevedono una formulazione studiata per non causare i brufoli o i punti neri (comedoni) che si formano quando i pori della pelle sono ostruiti dal sebo.
L’uso del purificante astringente ha come scopo quello di eliminare le impurità residue, mentre la crema viso quello di idratare la cute mantenendo intatta la barriera della pelle.
I retinoidi topici, invece, normalizzano l’iper-proliferazione follicolare agendo anche come esfolianti e antinfiammatori.
È possibile anche prevedere trattamenti spot a base di disseccanti, paste a base di zolfo o acido azelaico sfruttando le proprietà esfoliante, lenitiva e regolatrice della produzione di sebo di questi prodotti.
Consigli per una routine skincare efficace
A questo proposito è utile porre l’attenzione sulla cura quotidiana della pelle. L’acne ormonale va gestita e questo è possibile esclusivamente adottando alcuni accorgimenti.
Una buona routine dovrebbe prevedere:
- detersione delicata del viso una o due volte al giorno
- idratazione della pelle
- applicare 1-2 volte alla settimana uno scrub delicato o una maschera purificante
- utilizzare la crema solare protettiva ogni giorno
Non va sottovalutata l’importanza sia utilizzare prodotti adeguati (che siano sensibili, adatti alla propria pelle e formulati secondo le specifiche esigenze) che rimuovere sempre il trucco prima di andare a dormire.
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Trattamenti farmacologici e terapie complementari
Nei casi in cui l’acne ormonale fosse particolarmente grave o il suo impatto sulla qualità della vita fosse elevato, il Medico può valutare il ricorso ad altre opzioni terapeutiche.
Le soluzioni farmacologiche disponibili sono:
- terapia antibiotica orale
- assunzione pillola contraccettiva estro-progestinica
- spironolattone
- isotretinoina
- antagonisti dei recettori per gli androgeni
Le opzioni terapeutiche complementari, invece, sono:
- peeling chimici
- terapia fotodinamica
- laserterapia
- microneedling
- radiofrequenza
La scelta tra il tipo di trattamento dipende sia dalla valutazione del Dermatologo che dalle esigenze e preferenze personali.
È anche possibile valutare l’assunzione di integratori (come lo zinco e la vitamina B3) che in alcune donne hanno dato importanti benefici per le proprietà antinfiammatorie di queste sostanze.
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Alimentazione, stile di vita e gestione dello stress
Parlando delle cause dell’acne ormonale abbiamo visto come giochino un ruolo fondamentale anche l’alimentazione e lo stile di vita (a partire dal fumo e dallo stress).
Il consiglio è quello di seguire una dieta sana ed equilibrata, prestando attenzione alla riduzione di:
- cibi con un alto carico glicemico
- lattici
- alimenti ricchi di grassi saturi
È preferibile assumere alimenti con acidi grassi omega-3, frutta e verdura di stagione, legumi e cereali integrali.
Per migliorare l’acne ormonale e, più in generale, la qualità della vita, è fondamentale ridurre lo stress attraverso il riposo adeguato, attività rilassanti ed esercizi di respirazione.
È consigliabile anche limitare (o evitare del tutto) alcol e fumo, e mantenere uno stile di vita attivo con regolare attività fisica.
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